Fragile e sensibile ai
tuoi bisogni,
ascolto la tua voce.
È arrivato il momento,
lo so!
Timorosa accompagno il
tuo "volo"
nella consapevolezza,
di doverti lasciare
libero.
Libero di volare,
con il vento sulle ali,
alla scoperta del
"mondo" che ti circonda.
Nostalgia canaglia!
Pranzi allargati a
sorpresa ...
Pendolarismo sfrenato
...
Misurarsi con una
stanza vuota,
un piatto in meno a
tavola ...
Una voce che cambia
l'armonia del coro ...
I tuoi vestiti sparsi
sul letto ...
Le scarpe in giro per
casa ...
Finisce il disordine e
subentra la quiete dopo
la tempesta.
Tacciono le mura.
Il mio cuore
intermittente, sospira ...
È il vuoto intorno a
me.
Mi manchi!
La mia casa ...
un "guscio
vuoto"...
Caterina Russotti
diritti riservati
Una poesia molto bella, sensazione che ogni genitore affezionato ai propri figli affronta con tenera consapevolezza. Grazie. Eric Balossini.
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