Ti ho portato una scatola.
Affinché tu potessi riempirla di quel
campo di grano,
dei ricordi di un bambino che rideva
piano, allargando le braccia verso il
vecchio mulino,
chiedendo alle rondini di non scappare
lontano.
Potrai inserirvi i sogni di un adolescente
impaurito,
nascosto a scrivere lettere d'amore
tra le corde di una chitarra nel garage
del suo amico.
E leggere Baudelaire, e sentirsi grandi,
potrai aggiungerci anche gli appunti da
maturandi.
La riempirai anche di scartoffie e
d'affari,
di esami del sangue e conti
bancari.
Di aperitivi, di completi firmati,
di falsi amici, di sogni rubati.
E ci infilerai una sciarpa con quel
profumo,
quello che ti ha ricordato di essere un
uomo.
Una scarpina, per non dimenticare
che forma abbia il vero amore.
Potrai donargli una ciocca, la prima
bianca,
che ti ricorderà il sorriso dolce di tua
madre sempre stanca.
Racconta la tua storia, non dimenticare
che la più commovente è quella della
vita di un uomo comune.
Senti la sabbia, falla scivolare tra le
dita,
annusa la terra, il profumo della vita.
Perditi nel sottobosco, danza davanti ad
un fuoco,
corri controvento, poi riposa un poco.
Ridi sguaiatamente mentre corri in mezzo
al mare,
quel gelo che punge sarà il più
meraviglioso dolore.
E lascia nella scatola anche le parole,
diventerà uno scrigno, di un sovrano che
ha conosciuto l'amore.
Benedetta Di Renzo
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