Mondo che vai mondo che
corri,
fermati per un po',
aspetta per me che ti
guardo da qui,
alzando un po' questa
serranda.
Mi manchi sai...
Mi mancano le piccole
cose.
Mi manca sentire la
pioggia sulla pelle,
mi manca arrivare
all'autobus di corsa,
mi manca ridere a
crepapelle col mio migliore amico,
mi manca allenarmi fino
a crollare a terra,
mi mancano anche le tue
meraviglie che non ho visto mai.
Dietro a questa
finestra vorrei solo urlare,
urlare alla vita di
aspettare, di non dimenticare
urlare che d sono
anch'io...ma sto male.
Ma sono solo, in questa
stanza d'ospedale,
e ho dentro le vene
veleno micidiale.
Mondo che vai, mondo
che corri...prometto che capirò il
perché.
Perché a volte credo di
non essere abbastanza forte,
Perché arrivo spesso a
desiderare la morte,
Perché mia madre
soffoca le lacrime ogni notte,
Perché mio padre si
illude di esser forte.
Perché dove si ergeva
la mia chioma ora non c'è più niente,
Perché il mio riflesso
mi fa vergognare davanti alla gente.
Perché sono costretto a
sognarti, mondo non più mio,
Perché non ho nemmeno
sedici anni e già rischio di doverti
dire addio.
Ma io combatto per i
miei sogni costretti in un cassetto,
restando incatenato,
bloccato in questo letto.
In questa stanza
asettica, in cui i giorni si confondono con le
ore
Troverò la mia tattica,
e sarò il vincitore.
Benedetta Di Renzo
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